Home Decreto "Cura Italia": ecco le principali novità fiscali: scadenze, credito d'imposta e contributi - domande per l'indennità da 600 euro dall'1 aprile

Decreto "Cura Italia": ecco le principali novità fiscali: scadenze, credito d'imposta e contributi - domande per l'indennità da 600 euro dall'1 aprile

Confcommercio Imprese per l'Italia a puntualizzare che non tutte le scadenze fiscali previste per il 16 marzo e contenute nel Decreto “Cura Italia” sono state spostate ad un’unica data. Ecco perché per tutti gli imprenditori diventa fondamentale leggere con attenzione, onde evitare di commettere errori.

Nello specifico: Per le aziende che presentano ricavi superiori ai 2 milioni di euro la data per il pagamento delle scadenze è stato spostato al 20 marzo

Quelle sotto i 2 milioni di euro invece suddivise in due categorie:

1 – Quelle che NON sono indicate nel Decreto come appartenenti alle categorie più svantaggiate. Per tutte queste gli F24 in scadenza dall'8 al 31 marzo – ovvero sia i contributi Iva, Inps e dipendenti –, il pagamento viene posticipato o al 31 maggio in soluzione unica, oppure in 5 rate a partire sempre dal 31 maggio, senza interessi aggiuntivi;

2 – Le aziende indicate invece dal Decreto come appartenenti alla categorie più svantaggiate avranno la possibilità di posticipare al 31 maggio, con le stesse modalità sopra indicate, tutti i pagamenti F24 originariamente previsti dall'8 marzo al 30 aprile

L’ELENCO COMPLETO DELLE ATTIVITA’ CONSIDERATE PIU’ O MENO SVANTAGGIATE SI TROVA ALL’ARTICOLO 61 DEL DECRETO

Sono escluse da questa formula le ritenute d'acconto e i tributi derivati da avvisi e controlli bonari 36 bis e 36 ter già eseguiti dall’Agenzia delle Entrate, i cui termini per il pagamento restano quelli del 20 marzo. Per quanto riguarda il versamento delle ritenute d’acconto è possibile posticiparle al 31 maggio solo nel caso di compensi percepiti dalla data di entrata in vigore del decreto e il 31 marzo e solo se la ditta ha ricavi o compensi inferiori ai 400 mila euro nell’anno precedente

UNA TANTUM (Articoli 27 e 28 del Decreto)

Possono presentare richiesta all'Inps (la modulistica non è stata ancora pubblicata) per ottenere un contributo una tantum da 600 euro gli artigiani, i commercianti, i iberi professionisti e i Co. Co: Co., purché non titolari di pensioni e già iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

AFFITTI

Per quanto riguarda il mese di marzo, tutti coloro che pagano un affitto di tipo C1 (ovvero sia i negozi) e hanno dovuto chiudere la propria attività, hanno diritto al 60 per cento del rimborso come credito di 'imposta. Altri tipi di attività come ad esempio quelle insediate in capannoni industriali (tipo D) NON hanno diritto a questa misura.

Restano naturalmente CONFERMATE tutte le scadenze al 31 marzo non espressamente indicate nel Decreto.

Per quanto riguarda infine le approvazioni dei bilanci, le società che devono adempiere a questo passaggio avranno a disposizione non più 120 giorni dall’inizio dell’anno, ma 180. Ovvero sia, avranno tempo fino al 28 giugno.

LE DOMANDE PER L'INDENNITA' DA 600 EURO SARANNO PRESENTABILI IN MODALITA' TELEMATICA SUL SITO DELL'INPS A PARTIRE DA MERCOLEDì 1 APRILE.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare gli uffici di Confcommercio Lucca (referente Simone Bini (0583/473150 - ascomsrl@confcommercio.lu.it).


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