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Dimissioni ventilate da Stefani, l'intervento del presidente Pasquini


Il presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia – province di Lucca e Massa Carrara Rodolfo Pasquini interviene in merito alle annunciate dimissioni del presidente provinciale di Fipe ristoratori Confcommercio Lucca Benedetto Stefani.

“E’ doveroso in primo luogo – esordisce Pasquini – sottolineare come alla mattinata odierna (venerdì) non sia pervenuta né al sottoscritto, né al direttore Sara Giovannini alcuna comunicazione ufficiale scritta da parte di Stefani, ma soltanto un messaggio Whatsapp inviato ad un dipendente della struttura. Al momento, dunque, non ci sono elementi per poter affermare che le dimissioni di Stefani siano state formalizzate. Al di là di questo, leggiamo su diversi organi di stampa che alla base di questa ventilata decisione ci sarebbero divergenze in merito alla posizione dell’associazione sul progetto Fondazione Crl – Coima per il recupero della porzione sud della ex Manifattura Tabacchi. Con annessa e presunta mancanza di trasparenza da parte della nostra associazione”.

“Su questo punto – aggiunge Pasquini – preme rimarcare intanto a chiare lettere come Confcommercio non abbia alcun ruolo attivo e decisionale nella “partita” della ex Manifattura, di cui è semplicemente spettatrice interessata, vista le enormi ricadute che l’operazione avrebbe per il futuro della città sotto tanti punti di vista. Detto questo, sorprende apprendere la contrarietà di Stefani al progetto, visto che a noi queste sue perplessità non sono mai state manifestate, nonostante ne abbia avuto occasione sia in privato che in pubblico. Lo scorso 24 febbraio la nostra associazione aveva organizzato un incontro a Palazzo Sani, di cui poi fu data notizia anche agli organi di informazione, al quale erano presenti il presidente della Fondazione Crl Marcello Bertocchini e, in collegamento in videoconferenza, l’amministratore delegato di Coima Manfredi Catella. Incontro, questo, al quale erano stati invitati a partecipare tutti i membri di giunta e i presidenti di sindacato di Confcommercio, proprio per avere un coinvolgimento ampio del nostro mondo su questo progetto. I diversi commercianti presenti quel giorno ebbero dunque l’occasione di presentare liberamente le domande che ritenevano più opportune a Bertocchini e Catella, ricevendo le risposte del caso. Se Stefani avesse voluto manifestare dubbi e perplessità sul progetto, quale occasione migliore di quella per farsi avanti? Invece, pur essendo stato ovviamente invitato, scelse di non partecipare”.

“La nostra posizione sulla ex Manifattura – insiste Pasquini – è chiara da anni: si tratta dell’unico contenitore rimasto in centro storico in grado di garantire alla città funzionalità adeguate alle sue esigenze dal punto di vista della sosta e della accessibilità. E quindi a vantaggio del mondo del commercio cittadino. E in questo contesto guardiamo in modo positivo a quello che ad oggi sembra l’unico progetto reale, con basi economiche solide e un project financing stilato e presentato all’opinione pubblica per il recupero della struttura. Ferma rimanendo naturalmente la disponibilità a valutarne altri, se e quando ci verranno presentati. La nostra associazione ha comunque deciso di acquisire la documentazione presentata qualche settimana fa al Comune in merito al progetto Fondazione Crl - Coima, per sottoporla all’analisi di un tecnico di fiducia dell’associazione, così da avere una sua accurata valutazione. Resta chiara la nostra posizione già espressa anche in un comunicato stampa ufficiale dello scorso 24 febbraio. Dove esprimevamo un no forte e chiaro all’insediamento nella ex Manifattura di marchi o strutture commerciali legati alla grande distribuzione, oltre ad una richiesta di aumento dei parcheggi a stallo blu a servizio della città rispetto a quelli previsti finora”.

“Per quanto riguarda il presunto sgarbo a Stefani in occasione della manifestazione di martedì scorso a Firenze – chiude Pasquini -, posso solo dire che il programma stilato da Confcommercio Toscana prevedesse di far parlare i presidenti delle varie Confcommercio provinciali. Il sottoscritto doveva dunque prendere la parola al microfono assieme al presidente di Massa Carrara Bruno Ciuffi. Vista anche l’assenza in extremis di quest’ultimo a causa di un imprevisto, ho semplicemente deciso di far parlare altri due imprenditori”.