Home Emergenza covid, la Toscana diventa regione a rischio "arancione" da mercoledì 11 novembre: cosa cambia

Emergenza covid, la Toscana diventa regione a rischio "arancione" da mercoledì 11 novembre: cosa cambia


La Toscana diventa zona “arancione” il livello intermedio (ma già considerato grave) sancito dal Governo per indicare regione per regione la situazione di rischio legata alla crescita dei contagi covid. Appena una settimana fa la nostra regione era stata classificata come “gialla” (il livello più basso dei tre, mentre il “rosso” è quello più grave). Adesso diventerà “arancione” a partire da mercoledì 11 novembre.

Cosa cambia?

  • vietato ogni spostamento, in entrata e in uscita, dalla Regione (salvo che per comprovate esigenze di lavoro, salute e urgenza).  Consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti n cui la stessa è consentita, e sarà consentito il rientro nel proprio domicilio o nella propria residenza;
  • vietato ogni spostamento in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune
  • sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering.Consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio;


LE MISURE già presenti, ancora valide, sono:

  • Dalle 22 alle ore 5 del giorno successivo sono consentiti solo gli spostamenti motivati da esigenze di lavoro oppure da motivi di salute.
  • Sono sospese le mostre e l'apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura.
  •  Tutte le scuole superiori devono adottare soluzioni di didattica a distanza. Consentita la didattica in presenza solo per laboratori, per i servizi educativi, per scuole materne, elementari e medie.
  • Sospeso lo svolgimento delle prove dei concorsi pubblici e privati e quelle di abilitazione alle professioni ad esclusione di quelle del servizio sanitario nazionale.
  • Nelle giornate festive restano chiusi i negozi dei centri commerciali e dentro i mercati ad eccezione delle farmacie e parafarmacie.
  • I trasporti pubblici funzioneranno con il limite del 50% della capienza dei mezzi.
  • Confermato accesso ai parchi a patto di non formare assembramenti
  • Confermata la possibilità nei centri urbani di chiusura di strade e piazze dove si possono creare assembramenti, fatta salva la possibilità di accesso a esercizi commerciali e abitazioni private.
  • Confermato obbligo per il locali di affiggere sull'ingresso il numero massimo di persone ammesse per le regole di sicurezza.

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