In vigore le nuove sanzioni per i mediatori immobiliari abusivi, la soddisfazione di Fimaa ConfcommercioFimaa Confcommercio saluta con favore un importante risultato nella lotta all’abusivismo professionale, fortemente perseguito e supportato da un’intensa opera sindacale in questi anni a tutela di una categoria che vanta più di 500 attività nella provincia di Lucca. Entra infatti in vigore oggi, 15 febbraio, la norma che inasprisce le sanzioni per l’esercizio abusivo della professione di agente immobiliare, attraverso la modifica dell’art. 348 del Codice Penale. La nuova norma infatti prevede che già alla prima violazione il trasgressore potrà essere punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni, una multa da 10mila a 50mila euro e con varie pene accessorie che vanno dalla confisca degli strumenti utilizzati per l’esercizio della professione abusiva alla segnalazione al competente albo, ordine o registro ai fini dell’applicazione dell’interdizione da uno a tre anni dalla professione regolarmente esercitata. «Si tratta di uno strumento importante di contrasto dell’abusivismo e di tutela della nostra professione- spiega Alessandro Gabriele, presidente di Fimaa Confcommercio delle province di Lucca e Massa Carrara- che senza le giuste regole a sua tutela rischia altrimenti di perdere credibilità agli occhi dell’utenza. L’idea di fondo della nostra associazione è sempre stata da sempre quella di puntare sul rispetto delle norme e della deontologia professionale e questa normativa va proprio in quella direzione: sarà un incentivo a segnalare tutti i soggetti privi di competenze che oggi si aggirano nel mercato immobiliare, fungendo così da deterrente per i clienti a non utilizzare “consulenti” sprovvisti dei necessari requisiti legali. Le sanzioni sono previste anche per le agenzie immobiliari che si avvalgano di terzi che esercitano in maniera abusiva. Oltre che per la nostra categoria si tratta infatti di una disposizione importante proprio per l’utenza, che avvalendosi dell’attività di un mediatore regolare possono ricevere una serie di tutele che al contrario potrebbero non avere: il rischio, per il cliente che dovesse incappare in un falso agente, è quello di incorrere in gravi e compromettenti errori formali ed amministrativi senza la tutela assicurativa garantita invece da un mediatore iscritto. E’ proprio su questo punto che dobbiamo insistere con iniziative che vadano a sensibilizzare ed informare correttamente tutti i consumatori, che altrimenti rischiano di andare incontro a conseguenze sgradite e molto pesanti». Approfondimento disponibile qui