Ipotesi aumento dell'Iva per hotel e ristoranti, no secco di ConfcommercioSecondo indiscrezioni riportate da alcuni organi di informazione, il Governo starebbe studiando un aumento dell’aliquota Iva pagata da hotel e ristoranti. Ipotesi che Confcommercio Imprese per l'Italia - province di Lucca e Massa Carrara respinge seccamente: "Sarebbe un'ipotesi - si legge in una nota - del tutto inopportuna in un momento in cui invece sarebbe necessario adottare opportune misure di sostegno dell'intero sistema turistico. La giustificazione sarebbe che la maggiore imposta sarebbe pagata dai turisti e che sarebbe soprattutto a carico degli stranieri. La verità è ben diversa: al di là della vivacità del mercato interno, fatto di tanti italiani che mangiano nei nostri ristoranti e soggiornano nei nostri alberghi, il prezzo principale sarebbe pagato dal nostro Paese, a causa della perdita di competitività del nostro sistema turistico, a tutto vantaggio dei paesi concorrenti, con grave danno per le imprese e i lavoratori italiani. Forse qualcuno si illude di far cassa spremendo gli ospiti stranieri, confidando di non pagar pegno, grazie al fatto che i forestieri non votano. In realtà, il turista ha un modo molto efficace di esprimere il proprio voto, cambiando strada e scegliendo altre destinazioni. Fortunatamente non abbiamo conferme ufficiali che si vada in questa direzione e anzi cogliamo l'occasione per chiedere al Governo di concentrare la propria attenzione verso le imposte evase da centinaia di migliaia di esercizi ricettivi e di somministrazione abusivi che inquinano il mercato».