Home La Toscana resta "zona arancione", la grande rabbia di Confcommercio nei confronti del Governo e della Regione

La Toscana resta "zona arancione", la grande rabbia di Confcommercio nei confronti del Governo e della Regione


Esprime grande rabbia oltre che enorme delusione Confcommercio Imprese per l’Italia – Province di Lucca e Massa Carrara, nell’apprendere la decisione del Governo di mantenere la Toscana fra le regioni classificate come “zona arancione” dal punto di vista del rischio di contagi covid.

“Una autentica mazzata – afferma il presidente di Confcommercio Rodolfo Pasquini – che negli ultimissimi giorni aveva iniziato a prendere forma, ma che fino all’ultimo momento abbiamo sperato non si tramutasse in realtà. Questa scellerata decisione causerà nuovi e devastanti effetti sulle nostre imprese, in primis naturalmente su quelle del settore dei pubblici esercizi che, come noto, in “zona arancione” possono effettuare solo servizio a domicilio e vendita da asporto, mentre in “zona gialla” avrebbero potuto riaprire almeno a pranzo. Una differenza enorme, in un momento come questo. Ma le ripercussioni ci saranno anche per gli altri settori commerciali, perché la prosecuzione della “zona arancione” porterà con sé anche un effetto psicologico nefasto sulle persone, portandole a limitare i loro spostamenti per timore magari di incorrere in sanzioni, anche oltre la soglia del consentito”.

“Da parte nostra – prosegue Pasquini – c’è grande rabbia nei confronti di un Governo che si dimostra ogni giorno sempre più inadeguato, ma anche verso un governatore come Eugenio Giani che nelle ultime due settimane ha prima affermato che il passaggio da “zona rossa” a “zona arancione” potesse essere anticipato di un giorno, salvo poi essere smentito dai fatti. E in questa settimana ha illuso tutti dando quasi per certo il ritorno in “zona gialla”, salvo poi anche qua essere smentito dai fatti. Basti dire che oggi molti dei sindaci del suo stesso partito lo stanno criticando duramente per queste comunicazioni che, spiace dirlo, lo stanno facendo perdere di credibilità”.

“Giani – insiste il presidente di Confcommercio – adesso ha l’obbligo di rimediare, con azioni forti e immediate. Apprendiamo da una sua diretta Facebook di questa mattina che intenda chiedere al governo una nuova riunione a inizio settimana per una immediata revisione dei “colori”. Se il governo non ascolterà le sue richieste Giani batta i pugni sul tavolo e si faccia valere per una volta”.

“La situazione delle nostre imprese è disperata – termina Pasquini -: come diciamo dall’inizio della pandemia qua in ballo c’è la sopravvivenza di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di posti di lavoro e non siamo più disposti a tollerare che a decretarne la morta sia la inettitudine di chi ci governa”.