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Pagamenti Digitali: Dal 30 giugno 2022 sanzioni per chi rifiuta pagamenti elettronici

Dal 30 giugno 2022 sanzioni per chi rifiuta pagamenti elettronici!


A partire dal 30 giugno 2022, gli esercenti che non rispetteranno l’obbligo di accettare pagamenti con strumenti elettronici, potranno vedersi applicata una sanzione pari a 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione negata, salvo i casi di oggettiva impossibilità tecnica.
A prevedere tale anticipazione della decorrenza del trattamento sanzionatorio (in luogo del 1° gennaio 2023) è stato l’art. 18, comma 1 del D.L. n. 36/2022, c.d. “Attuazione PNRR-bis”, norma che, salvo sorprese dell’ultima ora, dovrebbe esser confermata anche dalla legge di conversione (che sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale entro il prossimo 29 giugno).

Si consideri che non esiste una soglia minima di acquisto, quindi la sanzione potrà essere irrogata perfino nel caso in cui il rifiuto del pagamento con carta riguardi anche solo un caffè.


Ci sono categorie escluse da questo obbligo?

No, tutte le imprese e categorie professionali rientrano nell' obbligo, persino i Taxisti e gli NCC

E se non mi funziona il POS per motivi tecnici sono a rischio sanzione ugualmente?

Per comprovati (e comprovabili in caso di controllo) motivi tecnici riguardanti il malfunzionamento dello strumento, NON si rischia la sanzione. Si consiglia di informare sempre la clientela prima di trovarsi a disquisire, rischiando l'attivazione di un' ispezione

Come fanno a sapere che io non ho ancora messo il POS o non ho accettato un pagamento elettronico?

Attraverso una rete di segnalazioni fatte dagli avventori stessi che si sono visti rifiutare la transazione. Quindi i Vs clienti diventano i Vs potenziali ispettori.

Se non accettate determinati circuiti di carte per motivi terzi (Es: No American Express), precisatelo sempre mediante opportuna comunicazione agli avventori.



👇👇 Ecco qui sotto da scaricare le FAQ redatte da FIPE Confcommercio in merito ai pagamenti elettronici: 👇👇


FAQ - Pagamenti con il POS Obbligo dal 30 Giugno 2022




LA POSIZIONE DI CONFCOMMERCIO SUL TEMA DELLE SANZIONI PER IL POS

Confcommercio nazionale in una nota ribadisce la sua linea sottolineando che "non si può pensare di incentivare i pagamenti elettronici attraverso il meccanismo delle sanzioni, quello che serve per raggiungere questo obiettivo è una riduzione delle commissioni e dei costi a carico di consumatori ed imprese ".

"Già oggi nel nostro Paese - sottolinea Confcommercio - il numero di transazioni con carte di debito, di credito e prepagate è elevato con una crescita, nell’ultimo quinquennio, del 120% e sono oltre 4 milioni i Pos installati e attivi presso le attività commerciali e di servizi. È dunque evidente che il nostro sistema dei pagamenti è già in pieno sviluppo, ora va fatto di più per modernizzare ulteriormente questo processo rendendolo più efficiente e meno oneroso".

"Agire per via sanzionatoria per la mancanza del Pos - conclude Confcommercio - non è certo la strada da seguire, andrebbe invece prorogata tempestivamente la misura istituita dal decreto “Sostegni-bis”, in scadenza a fine giugno, che dispone l’incremento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dagli esercenti che adottano sistemi evoluti di incasso".

Anche Il direttore di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni precisa: “l’operazione messa in piedi dal Governo per favorire i pagamenti elettronici ha un punto critico: non è stata presa alcuna decisione sostanziale sull’abbattimento delle commissioni e dei costi a carico di consumatori e imprese.

Come Confcommercio abbiamo chiesto a più riprese di prevedere la gratuità dei cosiddetti micropagamenti e di potenziare lo strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente.

Puntare asimmetricamente sulle sanzioni non giova affatto ai processi di modernizzazione del sistema dei pagamenti, anzi colpisce i soliti noti: le imprese già gravate da tante difficoltà”.


A tal proposito, In ordine ai pagamenti digitali, è bene ricordare che lo Stato ha previsto una serie di incentivi, tra i quali:


  • il credito d’imposta per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronico evoluti (fino a un massimo di 320 euro);
  • il credito d’imposta sulle commissioni bancarie addebitate per le transazioni effettuate con strumenti di pagamento digitale, in favore degli esercenti con ricavi o compensi non superiori a 400.000 euro (la misura del credito è pari al 30% delle commissioni bancarie, ma, per il periodo 1° luglio 2021 – 30 giugno 2022 e a determinate condizioni, è elevata al 100%);
  • la lotteria degli scontrini che richiede l’acquisto da parte del consumatore finale di beni e servizi con modalità di pagamento elettroniche e la cui vincita determina automaticamente anche una vincita in denaro per l’esercente.

ATTENZIONE: Fondamentale quindi che i pagamenti con il POS appaiono sullo scontrino fiscale per essere inviati all' agenzia delle entrate, mendiate un tasto specifico inserito sul Vs registratore di cassa. In assenza di ciò e in presenza di un POS di vecchia generazione, Vi consigliamo di sentire subito il VS fornitore-tecnico per gli opportuni aggiornamenti da effettuare.

Infine, vale la pena sottolineare che per gli associati Confcommercio, sono previste convenzioni vantaggiose per la messa di POS di ultima generazione sia passando attraverso istituti bancari nostri partner come UNICREDIT, INTESA SAN PAOLO o DEUTSCH BANK oppure collaborando con nuove realtà di settore come SUM UP, MONEYNET, TINABA e anche la famosa NEXI (Soltanto per pubblici esercizi)


Date un' occhiata a questo link:

👉 Convenzioni POS - Associati Confcommercio

Secondo una convenzione stipulata tra NEXI e la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, le imprese associate a quest’ultima potranno beneficiare di diverse soluzioni di incasso digitale a condizioni vantaggiose ed esclusive che permettono, ad esempio, di gestire più agevolmente le comande, il servizio del food delivery, i programmi di loyalty e le campagne promozionali o, ancora, di rimediare ad alcune criticità particolarmente dannose come il c.d. No Show

Clicca sotto per scoprire l'accordo tra FIPE e NEXI: