Presente e futuro del Mercato di Carmine di Lucca, alcune puntualizzazioni di ConfcommercioChiamata in causa da più parti nelle ultime ore sulla vicenda legata all’ordinanza di sfratto di due attività economiche all’interno del Mercato del Carmine eseguita nella giornata di lunedì, Confcommercio intende puntualizzare la propria posizione. “Pur non avendo mai avuto un ruolo decisionale in questa delicata vicenda – affermano il presidente Rodolfo Pasquini e la direttrice Sara Giovannini – la nostra associazione ha lavorato da subito e con la massima attenzione a fianco delle attività coinvolte e proprie associate, a cui rinnoviamo oggi piena vicinanza. Tutto questo Confcommercio lo ha fatto come soggetto mediatore in un percorso che, lo ricordiamo, coinvolgeva in modo diretto privati imprenditori, la società vincitrice del bando per il rilancio del Carmine e l’amministrazione comunale”. “Un ruolo – proseguono Pasquini e Giovannini -, il nostro, che ci ha portato a tentare di organizzare anche incontri che mettessero a confronto diretto gli imprenditori del Carmine con la società vincitrice del bando. Un passo, questo, che non si è mai concretizzato per mancanza di volontà da parte della società stessa, che ha sempre declinato la nostra proposta”. “Non avendo un ruolo diretto nella vicenda – insiste Confcommercio – la linea della nostra associazione è stata quella di rimanere il più possibile al di fuori del dibattito mediatico in atto da tempo. E che, le immagini viste lunedì ne sono una prova evidente, in questa fase non giova a nessuno”. “Ecco perché – terminano Pasquini e Giovannini - chiediamo adesso a tutti di abbassare i toni e a riaprire un dialogo vero al di fuori delle aule dei tribunali. Crediamo che, nonostante le tensioni di queste ore, sia ancora possibile un confronto fra i soggetti coinvolti nella vicenda. Ricordiamo come questa partita metta sul piatto progetti, fondi Pnrr e sviluppo della città, tutti aspetti importanti e degni della massima attenzione. Ma anche posti di lavoro, persone e famiglie che vedono a rischio il loro futuro”.