Home Riscossione della cedolare secca da parte di Airbnb, le considerazioni di Bonino dopo la sentenza del Tar

Riscossione della cedolare secca da parte di Airbnb, le considerazioni di Bonino dopo la sentenza del Tar

Il tribunale amministrativo regionale del Lazio ha respinto le richieste di Airbnb, che si rifiutava di applicare la legge sugli affitti brevi. Una notizia, questa, che ha ovviamente ricadute anche sul territorio lucchese e che porta il presidente del sindacato albergatori di Confcommercio Lucca Pietro Bonino – che rispetto ai portali come Airbnb è impegnato da tempo per chiedere parità di trattamento legislativo rispetto alle strutture ricettive tradizionali – ad esprimere alcune considerazioni.

“Non ci sono più alibi – afferma Bonino -: Airbnb deve riscuotere la cedolare secca sulle locazioni brevi e comunicare all’Agenzia delle Entrate i nomi dei locatari e i relativi redditi. D’altro canto, non si vede quali motivi impediscano la riscossione, considerato che il portale già svolge, sia in Italia che all’estero, attività simili a quelle che vengono contestate, e che addirittura informa pubblicamente gli host italiani del fatto che potrebbe essere chiamata a riscuotere imposte e raccogliere dati”.

“Il Tar – prosegue Bonino -, nel dichiarare infondate le doglianze di Airbnb, ha rammentato che gli intermediari sono sanzionabili per le omesse o incomplete ritenute da effettuare a partire dal 12 settembre 2017 e da versare entro il 16 ottobre 2017. Ci auguriamo che la decisione del tribunale amministrativo regionale del Lazio faccia riflettere le amministrazioni locali, che spesso con Airbnb stringono accordi”.

“L’opera di risistemazione del mercato ricettivo è appena agli inizi – insiste il presidente del sindacato albergatori - e confidiamo che il ministro del turismo dia seguito in tempi brevi alle misure annunciate durante l’incontro con gli organi direttivi di Federalberghi, che prevedono l’istituzione di un registro nazionale degli alloggi turistici, assegnando ad ognuno di essi un codice identificativo e vietando ai portali di mettere in vendita le strutture che siano prive del codice”.

“Da parte nostra – conclude Bonino – aspettiamo di poter incontrare a breve l’amministrazione comunale di Lucca, in modo da poter affrontare assieme le ricadute di questa decisione del Tar anche in ambito locale”.